Giorgetti (Lega) critica il premier, Giuseppe Conte risponde: Se si mette in dubbio l’imparzialità bisogna farlo in base a percorsi chiari e trasparenti.
L’intervista di Giorgetti ha lasciato strascichi all’interno del governo. Il segretario leghista, intercettato dai microfoni de la Stampa, ha espressamente messo in dubbio l’imparzialità del premier Giuseppe Conte. Secondo l’esponente leghista, di fronte ai casi più delicati, il capo del governo avrebbe avallato la posizione del Movimento Cinque Stelle.
Giuseppe Conte risponde a Giorgetti della Lega: Se si mette in dubbio l’imparzialità del presidente del Consiglio bisogna farlo in base a percorsi chiari e trasparenti
Dura la reazione del premier Giuseppe Conte che, annunciando il Consiglio dei Ministri del 20 maggio ha voluto mandare un chiaro messaggio alla Lega ribadendo la sua posizione a capo del governo.
“C’è una grammatica costituzionale: se si mette in dubbio l’imparzialità e l’operato del presidente del Consiglio si mette in discussione anche l’azione di governo e allora bisogna farlo in base a percorsi chiari e trasparenti.
Le sedi ufficiali sono innanzitutto il Consiglio dei ministri e in prospettiva anche il Parlamento. Non possiamo accettare allusioni, insinuazioni affidate alla stampa con una mezza intervista, un mezzo video su facebook. Chi lo fa se ne assuma conseguentemente la responsabilità“.
Distanza tra Conte e la Lega
Nelle ultime settimane si è fatta sempre più evidente la distanza tra il premier Conte e la Lega di Matteo Salvini, Il primo colpo alla collaborazione risale alla decisione del capo del governo di congelare il fascicolo Tav abbracciando la posizione del Movimento Cinque Stelle. Anche sul caso migranti il capo del governo ha dimostrato di non apprezzare in particolar modo la posizione della Lega avvicinandosi maggiormente al pensiero dei pentastellati.